martedì 17 gennaio 2012

COSTRUIRE LA SALUTE… DALL’INTERNO

Ad Ecomake, OMS affianca il Centro di Ricerca della Commissione Europea di Ispra per parlare di salubrità degli ambienti interni

Il rapporto tra qualità delle costruzioni e salute è diventato ormai un tema ampiamente discusso dai principali centri di ricerca e dagli organismi internazionali, che hanno cominciato a produrre dati certi in merito. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in particolare, presenterà i risultati di due importanti studi ad Ecomake giovedì 23 febbraio, in occasione del convegno intitolato “La salubrità degli ambienti interni: la ricerca e le buone pratiche in atto”. Il primo è un documento redatto sulla base del rapporto di OMS Europa "Who guidelines for indoor air quality: selected pollutants", che contiene le linee guida, rivolte agli operatori sanitari e alle autorità coinvolte nella progettazione di edifici e nell’utilizzo di materiali, sulla prevenzione dei rischi connessi all’esposizione della popolazione agli inquinanti presenti nell’aria indoor. I dati, infatti, dimostrano che all’interno della Regione europea dell’OMS ogni anno vi sono decessi e malattie dovuti all’avvelenamento da molteplici sostanze riscontrabili negli ambienti indoor. Il secondo documento, invece, riporta i risultati del report "Environmental burden of disease associated with inadequate housing", che evidenzia come misure di sicurezza inadeguate (assenza di rilevatori di fumo, uso di combustibili solidi come fonte di energia , scarsa ventilazione degli ambienti domestici) siano alcuni dei fattori responsabili di oltre 100 mila decessi annuali registrati nella Regione europea dell’Oms. I dati si concentrano sulla connessione tra qualità dell’ambiente domestico, decessi e DALYs (disability-adjusted life-years), mostrando come siano causati da fattori eterogenei come per esempio la presenza di muffa nelle abitazioni (responsabile della perdita di 40 DALYs ogni 100 mila bambini) o l’assenza di rilevatori del fumo, responsabile della perdita di 22 DALYs ogni 100 mila abitanti e di 0,9 decessi ogni 100 mila abitanti.

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