mercoledì 22 febbraio 2012

Gli altri appuntamenti in calendario - VENERDI 24 FEBBRAIO 2012

A TREVISO, presso l'Auditorium del Sant'Artemio (sede dell'Ente Provinciale), a partire dalle ore 9 incontro su "Il futuro del settore delle costruzioni: dalle parole ai fatti". Leggi il programma della giornata

A VERONA, presso il liceo scientifico G. Fracastoro, a partire  dalle ore 14,30 incontro su "Le certificazioni quali strumenti per la qualificazione dei professionisti". Leggi il programma della giornata

martedì 14 febbraio 2012

Un laboratorio itinerante della sostenibilità

Intervista con Alessandro Conte – presidente Metadistretto Veneto della Bioedilizia.

Alessandro Conte
 Presidente Metadistretto veneto della Bioedilizia


Presidente, Ecomake dice addio al format espositivo?
Non direi che si tratta di un addio, parlerei piuttosto di una naturale evoluzione dell’evento. Un’impresa che non sa trasformarsi, innovarsi, è un’impresa destinata a scomparire, travolta dai continui cambiamenti del mercato. Così Ecomake ha dovuto piegarsi all’evoluzione dei tempi e non meno alle ristrettezze imposte dalle contingenza economica. Inutile ricordare che la crisi sta pesantemente condizionando l’attività comunicativa, promozionale e fieristica di molte aziende. Ma l’abilità di Ecomake è stata fin da subito la capacità di anticipare i tempi, forte di un progetto solido e ben strutturato che punta verso una direzione precisa.
Quale direzione?
Obiettivo di Ecomake è diventare nel prossimo quinquennio un imperdibile appuntamento di relazioni fra pubblico e privato, fra le politiche di salvaguardia e recupero dei territori e le innovative soluzioni delle imprese della sostenibilità. Questa la vera mission dell’evento, sulla quale abbiamo preferito concentrarci abbandonando gli stand espositivi di prodotto.
Qual è il punto di forza di questa nuova formula?
Il cammino di Ecomake è appena iniziato (siamo solo alla seconda edizione), si muove in un presente difficile, ma è entusiasticamente proiettato verso il futuro. Futuro vuol dire affermazione della cultura della sostenibilità in edilizia, obiettivo in cui crediamo fermamente per l’avvenire del nostro mondo, economico e ambientale. Continueremo a perseguirlo attraverso l’elaborazione di progetti concreti e studi rigorosi, messi in atto grazie ai contributi degli attori più autorevoli della “green economy”. Ecomake, in tal senso, diverrà una sorta di laboratorio in movimento, ora itinerante anche nella sede fisica, da Verona a Treviso. Nella consapevolezza, appunto, del futuro, la nostra vera forza, la visione che condividiamo con i tanti imprenditori del nord est che, come noi, scommettono sul valore dell’ecosostenibilità.

lunedì 6 febbraio 2012

ECOMAKE CAMBIA VOLTO E SBARCA A TREVISO

Ecomake, evento internazionale dedicato ai materiali e tecnologie per l’edilizia sostenibile, si evolve da  mostra-convegno fissa a evento  itinerante. Tre importanti appuntamenti in calendario, tra questi in anteprima nazionale al Sant’Artemio a Treviso   l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) presenta per la prima volta in Italia la sua linea guida sulla salubrità degli ambienti indoor


Prof. Dimitrios Kotzias,
Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea
Ecomake cambia volto, trasformandosi in un evento itinerante, con tappe a Verona e al Sant’Artemio a Treviso (sede della Provincia). A meno di un mese dall’inizio della manifestazione, che si terrà i prossimi 23 e 24 febbraio, la segreteria tecnica ha infatti deciso di anticipare quella che, già da progetto, era considerata la naturale evoluzione di Ecomake. La mission dell’evento, d’altra parte, è quella di diventare nel prossimo quinquennio un imperdibile appuntamento di relazioni tra pubblico e privato, fra le politiche di salvaguardia e recupero dei territori e delle città e le innovative soluzioni delle imprese della sostenibilità, di messa in evidenza di materiali e tecnologie innovative per assicurare salubrità e benessere. .
Il programma di Ecomake vede in calendario tre convegni di grande valore dedicati alla sostenibilità ambientale in edilizia. A Treviso, in particolare, presso la sede provinciale avrà luogo giovedì 23 febbraio in anteprima nazionale un convegno con protagonista l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dal titolo “La salubrità degli ambienti indoor: la ricerca e le buone pratiche in atto” ed un aggiornamento sullo stato dell’arte a livello Europeo su questi temi dato dal Centro Comune di Ricerca della Commissione europea presso Ispra (VA).  Nell’occasione verranno presentati due documenti di OMS Europa e saranno discusse le linee guida, rivolte agli operatori sanitari e alle autorità coinvolte nella progettazione di edifici e nell’utilizzo di materiali, sulla prevenzione dei rischi connessi all’esposizione della popolazione agli inquinanti presenti negli ambienti indoor. È stato dimostrato, infatti, come in Europa ogni anno vi siano circa 100 mila decessi dovuti all’avvelenamento da molteplici sostanze riscontrabili negli ambienti indoor. Ciò dipende anche dall’inadeguatezza delle misure di sicurezza (assenza di rilevatori di fumo, uso di combustibili solidi come fonte di energia, scarsa ventilazione degli ambienti domestici).  I dati di OMS, che si concentrano sulla connessione tra qualità dell’ambiente domestico, decessi e DALYs (anni di vita persi per disabilità), mostrano per esempio come la presenza di muffa nelle abitazioni  sia responsabile della perdita di 40 DALYs ogni 100 mila bambini, o come l’assenza di rilevatori di fumo provochi la perdita di 22 DALYs ogni 100 mila abitanti e 0,9 decessi ogni 100 mila abitanti.
Gli altri appuntamenti sono sempre al Sant’Artemio, venerdì 24 febbraio, dove in mattinata si terrà un ampio dibattito riguardante “Il futuro del settore delle costruzioni: dalle parole ai fatti”, in cui autorevoli relatori faranno una panoramica sui nuovi settori di intervento e sulle opportunità finanziarie legate alla green economy per poter poi avviare un confronto sul come trovare una via di uscita dalla crisi che sta attanagliando il mondo dell’edilizia. A Verona il 24 pomeriggio presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico Girolamo Fracastoro si terrà un convegno sul ruolo delle certificazioni energetiche quale strumento per la qualificazione dei professionisti.

martedì 31 gennaio 2012

«Ecomake, la vetrina per chi costruisce nel rispetto per l’ambiente»

Intervista con Gianfranco Di Cesare,
Associazione degli Industriali dei Laterizi (ANDIL) – comitato tecnico Ecomake

Perchè ANDIL entra nel comitato tecnico di Ecomake?

Da molto tempo, ormai, ANDIL sostiene l’esigenza che la valutazione di un determinato materiale o sistema costruttivo venga svolta sulla base non solo dei costi e delle prestazioni richiesti, ma anche in relazione all’impatto ambientale connesso con il processo produttivo e, soprattutto, con la stabilità nel tempo e il tasso di riciclabilità a “fine vita” della specifica soluzione adottata.
Il Comitato Tecnico di Ecomake si è posto l’obiettivo di redigere una pratica ed esaustiva griglia e definire i parametri necessari per consentire rapide ed efficaci procedure di analisi e confronto.

Qual è il valore aggiunto di questo evento?

È stato sicuramente un processo faticoso, ma anche coraggioso, che ha permesso di individuare un criterio, certamente non unico, certamente migliorabile, per definire peculiarità e criticità di prodotti e sistemi costruttivi che occorre conoscere per poter procedere ad una selezione consapevole e ragionata già in sede di progetto, per dare concretezza e misurabilità a scelte oggi ancora troppo banalmente definite eco o bio.

Come si sta evolvendo il mercato del laterizio?

In questo ambito, l’industria dei laterizi è fortemente impegnata, attraverso ricerche finalizzate e proposte al mercato di materiali e soluzioni innovativi, in modo particolare su due fronti specifici. Il primo riguarda una capillare attività di comunicazione destinata al mondo della progettazione per sensibilizzare i vari operatori sulle qualità ambientali e funzionali del laterizio, un materiale decisamente friendly da questo punto di vista, e sulle loro responsabilità e ruoli per assicurare un’edilizia veramente sostenibile.
Il secondo fronte è invece orientato all’offerta di nuovi prodotti e/o modalità di impiego che garantiscano prestazioni sempre più spinte, anche con originali integrazioni con materiali “altri”, ma sempre in rigida coerenza con la qualità ambientale, intesa nel senso più ampio possibile, del risultato finale.
E questo in termini di efficienza energetica, sicurezza strutturale, comportamento al fuoco, rilascio di sostanze nocive, reperibilità sul territorio, conoscenza e durabilità nel tempo, valore estetico, coerenza con le preesistenze, ecc.

Il Suo auspicio rispetto ad Ecomake?

Ecomake è una giovane manifestazione fieristica di cultura progettuale e di repertorio materiali/soluzioni costruttive che, con grande pragmatismo, ha dettato regole rigorose e certe per il perseguimento di obiettivi a carattere ambientale. Dovrà sicuramente lavorare ancora molto per acquisire visibilità e autorevolezza in un contesto affollato e ancora abbastanza confuso. Un ruolo significativo dovrà essere svolto dalle aziende produttrici sensibili al tema ma anche dalle amministrazioni pubbliche e dalle associazioni industriali che dovranno supportare questo faticoso percorso con una presenza attiva e una marcata condivisione degli obiettivi.

CERTIFICAZIONE ENERGETICA, QUESTIONE DI PROFESSIONISTI

Ad Ecomake, giovedì 23 febbraio un convegno su “Le certificazioni quali strumenti per la qualificazioni dei professionisti”

Le certificazioni energetiche ed energetico-ambientali cominciano ad avere una storia in Italia. Questi nuovi strumenti,infatti, introducono forti elementi di innovazione nel settore della progettazione prima e delle realizzazioni dopo, in funzione di una sempre più ricercata qualità delle costruzioni all’interno del mercato. Le certificazioni rendono trasparenti, note ed oggettive le prestazioni energetiche ed energetico-ambientali degli edifici e rappresentano pertanto strumenti di garanzia al servizio del consumatore. Strumenti che, tuttavia, richiedono un approccio nuovo alla progettazione , che va verso quella che viene definita “progettazione integrata”: non solo un nuovo modo di sviluppare progetti, ma anche una nuova modalità di essere progettisti. Le certificazioni, dunque, possono essere un formidabile veicolo di crescita professionale, eppure se male affrontate rischiano di rivelarsi l’ennesima raccolta di scartoffie. Ad Ecomake, autorevoli operatori di settore interverranno ad un convegno dedicato a questa riflessione, cercando di giungerne ad una conclusione.

martedì 17 gennaio 2012

COSTRUIRE LA SALUTE… DALL’INTERNO

Ad Ecomake, OMS affianca il Centro di Ricerca della Commissione Europea di Ispra per parlare di salubrità degli ambienti interni

Il rapporto tra qualità delle costruzioni e salute è diventato ormai un tema ampiamente discusso dai principali centri di ricerca e dagli organismi internazionali, che hanno cominciato a produrre dati certi in merito. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in particolare, presenterà i risultati di due importanti studi ad Ecomake giovedì 23 febbraio, in occasione del convegno intitolato “La salubrità degli ambienti interni: la ricerca e le buone pratiche in atto”. Il primo è un documento redatto sulla base del rapporto di OMS Europa "Who guidelines for indoor air quality: selected pollutants", che contiene le linee guida, rivolte agli operatori sanitari e alle autorità coinvolte nella progettazione di edifici e nell’utilizzo di materiali, sulla prevenzione dei rischi connessi all’esposizione della popolazione agli inquinanti presenti nell’aria indoor. I dati, infatti, dimostrano che all’interno della Regione europea dell’OMS ogni anno vi sono decessi e malattie dovuti all’avvelenamento da molteplici sostanze riscontrabili negli ambienti indoor. Il secondo documento, invece, riporta i risultati del report "Environmental burden of disease associated with inadequate housing", che evidenzia come misure di sicurezza inadeguate (assenza di rilevatori di fumo, uso di combustibili solidi come fonte di energia , scarsa ventilazione degli ambienti domestici) siano alcuni dei fattori responsabili di oltre 100 mila decessi annuali registrati nella Regione europea dell’Oms. I dati si concentrano sulla connessione tra qualità dell’ambiente domestico, decessi e DALYs (disability-adjusted life-years), mostrando come siano causati da fattori eterogenei come per esempio la presenza di muffa nelle abitazioni (responsabile della perdita di 40 DALYs ogni 100 mila bambini) o l’assenza di rilevatori del fumo, responsabile della perdita di 22 DALYs ogni 100 mila abitanti e di 0,9 decessi ogni 100 mila abitanti.

«Trasparenza, innovazione, dialogo con il consumatore» Ecco perché scegliere Ecomake

Giorgio Montresor (AIZ)
Intervista con Giorgio Montresor -Associazione Italiana Zincatura (AIZ)– comitato tecnico Ecomake

Dott. Montresor, che cos’è Ecomake?

Ecomake è la prima mostra convegno internazionale dedicata a materiali e tecnologie per l'edilizia sostenibile, verificati e garantiti a fronte di un apposito disciplinare, redatto da chi conosce i materiali ed il modo di produrli. È un evento che mette in mostra le migliori soluzioni per il benessere abitativo e che coinvolge tutta la filiera, creando occasioni di scambio, di incontro, insomma per instaurare relazioni tra i tanti attori del mercato.

Qual è il punto di forza di questo evento?

Nel campo fieristico, Ecomake si distingue perché scommette su un’idea forte, la green economy, e soprattutto perché lo fa in modo trasparente e innovativo. Il disciplinare tecnico, in tal senso, rappresenta la grande novità e il punto di forza: la selezione delle aziende, infatti, viene operata solo attraverso questo strumento, garantendo in tal modo che i prodotti esposti siano effettivamente sostenibili. Ciò non solo comunica maggiore serietà e trasparenza, dando maggiore valore alla relazione con il cliente, ma consente anche l’incontro di obiettivi comuni, tra persone che la pensano allo stesso modo. Ecomake rappresenta una soluzione intelligente per fare massa critica.

Cosa può dare ad un’azienda la partecipazione ad Ecomake?

Ovviamente vi è in ballo l’opportunità fare rete tra aziende e accedere alle risorse messe a disposizione dalla Comunità europea. Il vantaggio, inoltre, viene dalla possibilità di promuovere il proprio settore sul canale del marketing ambientale, un canale che gode di ampio riscontro mediatico. In tal senso, Ecomake rappresenta la vera occasione per influenzare le scelte, per conoscere e quindi anticipare ciò che sta arrivando, comportandosi all’interno del mercato da leader e non da follower.